bonus prima casa

Acquisto prima casa: il bonus prima casa 2021

L’Italia un paese per giovani? Non tanto, ma sta cambiando.

Il nostro Paese non si distingue esattamente nello stimolare e incentivare i giovani, ma qualcosa inizia a cambiare: il decreto di legge Sostegni bis introduce vari supporti a favore dei giovani, compreso un aiuto concreto per l’acquisto della prima casa.

Cosa è il bonus prima casa

Il decreto legge 73/2021, Dl Sostegni bis, pubblicato in Gazzetta ufficiale martedì 25 maggio, prevede il bonus prima casa per i giovani under 36 che consente di ottenere la garanzia di Stato del mutuo per la prima casa, ottenendo di fatto un prestito dalla banca per un importo pari al 80% del prezzo della casa.

Questa garanzia statale consente agli istituti di credito di minimizzare il rischio finanziare soggetti giovani e con poche garanzie personali.  Lo Stato si sostituisce ai parenti ad altri garanti, l’obiettivo è far sì che le banche finanzino tutto il prezzo della casa, senza chiedere anticipi e fidejussioni ai genitori.

L’immobile deve essere ad uso abitativo, deve avere le caratteristiche di “prima casa”,  deve essere sito nel territorio nazionale, non deve avere le caratteristiche di lusso e, quindi, rientrare nelle categorie catastali A1 (signorile), A8 (ville) e A9 (castelli e palazzi).

Il mutuo ipotecario deve essere di importo non superiore a250.000 Euro e non deve avere un tasso di interesse superiore al tasso medio rilevato ai fini dell’usura (oggi fino al 30 giugno 2021 sono 1,8% per i mutui a tasso fisso e 2,26% per i mutui a tasso variabile).

Le misure del Decreto Sostegni Bis prevedono anche una serie di sgravi fiscali: l’esonero dal pagamento delle imposte di registro, ipotecarie e catastali per l’acquisto della proprietà di abitazioni che abbiano i requisiti di “prima casa”, o per il trasferimento o la costituzione di nuda proprietà, usufrutto, uso o abitazione di abitazioni che abbiano i requisiti di “prima casa” a favore di soggetti che non abbiano compiuto nell’anno 36 anni di età

Lo Stato, in pratica, elimina le imposte sulla compravendita, sia quando questa avviene da un privato che da una ditta di costruzioni.

Per chi compra da un privato saranno azzerate le imposte di registro, ipotecarie e catastali (restano da pagare l’imposta di bollo, le tasse ipotecarie e i tributi speciali catastali, per totali 320 euro).

Nelle compravendite soggette ad Iva, ossia quelle dove il venditore è una società, non si pagheranno le imposte di registro, ipotecaria e catastale; restano, da pagare il bollo, le tasse ipotecarie e i tributi catastali (320 euro). L’Iva deve essere pagata al venditore, ma l’acquirente matura un credito d’imposta (non rimborsabile) da spendere:

  • per pagare imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute su atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito;
  • per pagare l’Irpef dovuta in base alla dichiarazione dei redditi da presentare successivamente alla data dell’acquisto;
  • per compensare somme dovute a titolo di ritenute d’acconto, di contributi previdenziali o assistenziali o di premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e sulle malattie professionali.

Oltre allo sconto delle tasse sull’atto di compravendita, la normativa prevede delle agevolazioni anche sulle imposte da versare sul mutuo. In particolare, non si dovrà versare l’imposta sostitutiva e le imposte di registro, ipotecaria e di bollo

A chi è destinato il bonus prima casa

Il bonus è destinato ai giovani di età inferiore ai 36 anni, testualmente “soggetti che non hanno ancora compiuto trentasei anni di età nell’anno in cui l’atto è rogitato”.

Sono compresi anche coloro che hanno un rapporto di lavoro atipico, ossia anche senza un contratto di lavoro a tempo indeterminato.

Gli ulteriori requisiti sono:

  • avere un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) familiare non superiore a 40.000 euro;
  • il rapporto tra l’importo del finanziamento e il prezzo dell’acquisto dell’immobile, comprensivo degli oneri accessori, non superi l’80%.
  • non possedere altri immobili, ovunque essi siano situati, ricevuti in precedenza con l’unica eccezione di quelli ereditati e che però siano in uso gratuito a genitori o fratelli.
  • Bisogna spostare la propria residenza entro 18 mesi dal rogito nel Comune ove si trova l’immobile da acquistare

Quando si può richiedere 

Le domande di richiesta dei mutui con i vantaggi del bonus prima casa possono essere inoltrate dal 24 giugno 202 fino al 30 giugno 2022.

Come richiedere il bonus prima casa

La domanda, come si legge nell’apposita scheda del Dipartimento del Tesoro, va presentata direttamente alla Banca o all’intermediario finanziario a cui si richiede il mutuo, se aderente all’iniziativa.

L’elenco delle banche che aderiscono al fondo, in aggiornamento, sarà disponibile all’interno del sito istituzionale di Consap S.p.A., alla sezione “Famiglia e giovani > Fondo prima casa”.

La modulistica da compilare sarà disponibile dal 24 giugno sul sito Consap e su quello del Ministero dell’economia.