Palazzo Bertarelli, o Palazzo del Touring Club: dove è nato il turismo in Italia
Il Palazzo del Touring Club a Milano è il luogo da dove è stato diffuso il concetto di turismo in Italia.
Questo palazzo in corso Italia 10 è stato per più di un secolo la prestigiosa sede del Touring Club Italiano.
Il Palazzo Bertarelli
Il progetto è dell’ingegnere Achille Binda, che costruisce l’edificio tra il 1914 e 1915.
L’imponente palazzo sorge su in isolato triangolare, ha uno stile eclettico, molto decorato. L’ampio ingresso è incorniciato da due colonne ioniche, le finestre dei primi due piani sono affiancate da colonne che sostengono elementi decorativi e tutta la facciata ha come motivo ricorrente le sculture dei fiori di acanto.
La nascita del Touring Club Italiano e la costruzione della Sede
Il Touring Club Italiano nasce nel 1894 sull’onda di entusiasmo di un gruppo di velocipedisti, in particolare grazie a Luigi Vittorio Bertarelli, ciclista, viaggiatore e velocipedista, e a Federico Johnson, industriale il quale fu per 25 anni presidente dell’associazione.
Insieme ad altri soci costituiscono il Touring Club Ciclistico Italiano: i viaggi in automobile sono ancora lontani. L’obiettivo è offrire ai Soci una rete di contatti e una serie di servizi per conoscere l’Italia, per farla scoprire e aiutare a percorrerla viaggiando.
Solo dopo qualche anno l’associazione si chiamerà semplicemente Touring Club Italiano.
Dopo aver avuto varie sedi, si sposta nel palazzo di corso Italia 10 nel 1914. L’edificio viene realizzato grazie alle adesioni volontarie dei soci, sono in 4.681, che devolvono un minimo di 100 lire ognuno (pari a circa 270 euro di oggi).
Il Palazzo del Touring Club Italiano oggi
Ma il tempo scorre le cose cambiano, e il palazzo è attualmente dato in gestione alla catena Radisson Hotel Group che ad agosto 2021 aprirà un elegante hotel a 5 stelle che si chiama, appunto, Radisson Collection Hotel, Palazzo Touring Club.
La proprietà del palazzo resta all’associazione che può così ricavare i fondi per lo sviluppo della sua attività a favore del turismo in Italia.
L’importanza del Touring Club Italiano per il turismo in Italia
Il Touring Club Italiano è stato un attore importantissimo per la costruzione di un’identità nazionale e per la diffusione delle bellezze naturali e artistiche del nostro paese.
L’intensa attività editoriale del Touring Club è stato un elemento importante per la diffusione del turismo italiano.
La Guida Rossa, così chiamata per il colore della sua copertina, è stata una delle prime guide complete con tutte le informazioni sui vari territori.
Voluta e coordinata dallo stesso Bertarelli, è stata pubblicata per la prima volta nel 1914, con il primo volume dedicato a Piemonte, Lombardia e Canton Ticino.
Grazie alle segnalazioni dei soci che risiedevano nei vari territori, le informazioni turistiche erano diffuse gratuitamente ai numerosi soci sparsi in tutta Italia.
Alla Guida Rossa è seguita un’intensa attività editoriale con le guide Verdi con le varie mappe, le guide agli alberghi e ristoranti e le riviste.
Soprattutto negli ’70 e ’80 il TCI ha collaborato con grandi fotografi, grafici e autori per rendere tutti i suoi prodotti editoriali non solo utili, ma anche molto patinati e raffinati.
Attualmente molta di questa attività editoriale è diventata in gran parte digitale, con il sito, le app, e una community (Club).
Il Touring Club ha dato il suo contributo anche alla segnaletica stradale, per facilitare prima i ciclisti e poi gli automobilisti.
Tra il 1897 al 1953 sono stati posizionati 426 mila cartelli, spesso donati dai soci. Erano cartelli indicatori dei centri abitati, che segnalavano con adeguate grafiche uffici postali, pronto soccorso, pretura, stazione ferroviaria e altro. Un’attività che ha affiancato le istituzioni locali sino alla metà degli anni ’70. l’Ufficio Tecnico Segnalazioni Stradali del TCI ha cessato la sua attività nel 1974.
Ma forse l’impresa più colossale del TCI è stata la cartografia.
La Carta d’Italia in scala 1:250.000 veniva distribuita gratuitamente ai soci e illustrava la viabilità nella Penisola. È stato uno strumento che già dai primi anni del ‘900 era diventato indispensabile per tutti gli italiani e che fece crescere enormemente il numero di soci.
Dopo 30 anni, le carte stradale sono state realizzate in una scala più dettagliata, 1:200.000.
Agli Atlanti dedicati all’Italia si stati progressivamente aggiunti quelli dell’Europa e l’Atlante internazionale, che era unico nel suo genere.
Oltre a tutto questo il TCI ha creato villaggi turistici, viaggi organizzati, progetti di formazione turistica, il famosissimo Centro Velico Caprera, la più grande scuola di mare e di vela del Mediterraneo.
Il TCI è stato innovativo e visionario: quando la bicicletta (o meglio il velocipede) era uno degli strumenti di trasporto più innovativi e diffuso, propose le prime piste ciclabili e installò le cassette di riparazione e pronto soccorso medico lungo le strade.
All’inizio del ‘900 il TCI inizia un’attività valorizzazione delle regioni poco conosciute a livello turistico. Esegue anche i primi progetti di rimboschimento e regolazione delle acque montane nel 1909 e le proposte di istituzione dei parchi nazionali nel 1919.
Sono temi attuali anche oggi che si stanno cercando soluzioni per un turismo più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale e che valorizzino luoghi e territori che sono lasciati ai margini da un turismo sempre più di massa.
In queste tematiche il il Touring Club Italiano è ancora attivo.
Ma se si vuole fare una pausa rilassante, dal prossimo agosto, milanesi e turisti potranno ritornare nella storica sede di corso Italia 10, questa volta senza uffici, ma con lussuosi spazi dove mangiare, dormire o forse bere solo un caffè lontani dal trambusto cittadino.
Fonti:
https://www.treccani.it/enciclopedia/luigi-vittorio-bertarelli_(Dizionario-Biografico)/
https://www.radissonhotels.com/it-it/hotel/radisson-collection-milan-palazzo-touring-club
Wikipedia